Ustilago avenae (Pers.) Rostr.
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Filed As
Ustilaginaceae
Ustilago avenae (Pers.) Rostr. -
Identifiers
NY Barcode: 3018617
Occurrence ID: 42b9413a-8251-4f0c-b1f8-5e1c75081a57
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Feedback
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Kingdom
Fungi
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Division
Basidiomycota
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Family
Ustilaginaceae
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All Determinations
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Distribution
BRIOSI e CAVARA — I Funghi parassiti delle piante coltivate od utili. Ord. Ustilaginei. Hi'* vork ELL1S fcOLLECTtON 54. — Ustilago segetum (Bull.) Dittm., in Stur in. DC. FI. Ili p. 67 tab. 33 ter, Die Pilze I p. 90 — Sacc., Syll. VII. p. 461. Win- Sinon. Reticularia segetum Bulliard, Hist. Champ. d. Fr. I p. 90 tab. 472 fig*. 2 — Uredo segetum Pers., Disp. meth. p. 56 — TJredo Carlo DC., FI. ? Frane. VI p. 76 — TJstilago Carlo Tul., in Ann. Se. nat. 1847 p. 78 tab. III fig. 1-12. i ©@ © 9 5-Bs 5-6 il ^e.oue È uno dei più dannosi parassiti dei nostri cereali ; esso produce il carbone del frumento, dell’ avena, dell’orzo e di parecchie graminacee de’prati. Nei primi stadi è facile a riconoscersi negli ovari e nelle glume da una massa molle bianchiccia che in- vade i loro tessuti. A sviluppo completo questi organi sono trasformati in polvere nerastra, e solo di rado (Avena) si osservano qua e là dei frutti sani, ma però sempre piccoli ed atrofici. Le spore, ond’ è costituita la polvere nera, sono globose, oblunghe o poliedriche, bruniccie, a parete liscia o leggermente punteggiata ; germinando danno luogo ad un promicelio cilindraceo con 3 o 4 setti, il quale produce da un lato od alla estremità sporidi minuti, ellittici, ovvero dei tubetti micelici che attaccano direttamente le giovani piante. L’infezione viene facilitata da tutto quanto può difficoltare o rallentare la germinèzione, cattivo terreno, cattiva seminagione etc; è d’uopo perciò realizzare tutte quelle condizioni che assicurano un rapido e vigoroso germogliamento, almeno sino alla formazione della prima foglia guainante, che è di solito 1’ organo attaccato ; quindi semina- gione precoce, drenaggio pei siti umidi, scelta di sana e ben sviluppata sementa. Nel dubbio che questa provenga da campo infetto, lavarla per asportare le spore che possono aderirvi, o, come mezzo più sicuro, assoggettarla, come suggerisce il Kuhn, ad uu bagno per 14 o 16 ore in una solu- zione di solfato di rame al 1|2 per cento ; le spore restano uccise, però una parte di grano può per- dere la capacità germinativa massime se fu treb- biato a macchina, per lesioni anche inavvertibili che permettono la penetrazione dei solfato fino al- l’embrione ; occorre in questo caso adoperare un terzo di più di sementa per compensare le possi- bili perdite. È da abbandonare 1’ uso della calce, sia sciolta che in polvere, perchè come dimostrò anche il Prof. Gibelli (1) con esperienze compa- rative, per la Tilletia Caries Tul., la calce si mo- stra di gran lunga meno efficace del solfato di rame Riesce poi inutile qualsiasi trattamento, quando si faccia uso di concime fatto con paglia di frumento infetto ; come anche non vale a preservarsi dall’ infezione il praticare una ben regolata rotazione agraria, dappoiché la capacità germinativa delle spore del carbone dura non meno di sette anni e mezzo (2). Estate 1889 Dintorni di Pavia. (1) Gibelli G, Appunti di Patologia vegetale, in Staz. sperim. Agr. Ital. 1877 Fase. IL (2) De Bary loc. cit. £a>.a 03018617
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Ustilago avenae (Pers.) Rostr.